A partire dalla dichiarazione dei redditi 2016, la detrazione delle spese funebri sostenute dai contribuenti saranno inserite direttamente dall’Agenzia delle Entrate nel nuovo modello 730 precompilato. Inoltre, sempre dalla dichiarazione dei redditi 2016 è stata prevista l'abolizione del vincolo parentale; pertanto, per effetto della Legge di Stabilità 2016, commi 954 e 955, diventano spese funebri detraibili “le spese funebri sostenute in dipendenza della morte di persone, per un importo massimo di 1.550 euro per ciascuna di esse”.
L'importo massimo su cui calcolare la detrazione è pertanto pari ad euro 1.550,00 per ciascun decesso.
La spesa, entro il limite suddetto, può essere detratta frazionatamente da più persone. Nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da più contribuenti, la detrazione complessivamente spettante di 294,50 euro (19% di 1.550 euro) va suddivisa per quanti hanno contribuito alla spesa per il funerale, o dei funerali qualora vi sia stato più di un decesso nell’arco dello stesso anno. In questa ipotesi, ai fini della detrazione delle spese funebri, se la fattura emessa da AmAmbiente (o altra agenzia funebre) risulta intestata ad una sola persona, ma al pagamento di essa hanno contribuito altre persone, occorre riportare su di essa un’annotazione firmata dall’intestatario che certifichi che l’importo fatturato è stato suddiviso tra più soggetti. In questo modo, chi ha contribuito a pagare la spesa otterrà una copia della fattura che dovrà conservare ed utilizzare successivamente, come documentazione di spesa per godere la detrazione pro-quota (Circ. Min. 25.05.1979 n. 26/8/270).
Si ricorda che, ai fini di riconoscimento della detrazione, occorre che sia rispettato il cd. principio o criterio di attualità; ciò significa che il Fisco Italiano ammette la detrazione solo per le spese legate da causa effetto, per cui la causa è il decesso e i costi del funerale sono l'effetto. Sono quindi detraibili solo le spese ordinarie sostenute in occasione del decesso ma non quelle effettuate prima, come ad esempio l'acquisto di un loculo o di una tomba familiare, o dopo come ad esempio le spese di esumazione e re inumazione (Risoluzione Agenzia delle Entrate, n. 944 del 28/07/1976). Per lo stesso principio sono escluse anche le spese pagate anticipatamente ad una congregazione che si impegna a fornire al momento della morte (sia del contribuente che di altri) tutti gli accessori necessari per il funerale.