Tutti i rifiuti verdi (o rifiuti organici), contengono sostanze preziose che devono tornare alla natura, perché la terra ne ha bisogno per altre piante, fiori e frutti. Quindi non buttiamoli, ma riutilizziamoli correttamente con il composter.
Dentro il composter ferve l'attività: in quell'ambiente ricco di nutrimento, caldo e umido, protetti dalla pioggia e dal freddo, piccoli insetti, lombrichi, batteri e ogni sorta di altri microrganismi sono al lavoro per decomporre il contenuto e trasformarlo nell'humus che ci servirà per concimare le piantine dell'orto e per avere fiori più belli, senza bisogno di fertilizzanti chimici. Il lavoro non manca: ogni giorno ci sono nuovi rifiuti verdi da trasformare: avanzi di cibo cotto, scarti di frutta, verdure avariate, pane ammuffito, fondi di caffè, fiori recisi, sfalci d'erba, foglie secche, ecc...
Il composter ha imparato dalla natura, e la aiuta: è un contenitore semplice, che tutti possono usare, nel quale vengono create e mantenute le condizioni ottimali perché la decomposizione - che è un procedimento completamente naturale - si possa svolgere rapidamente, al riparo da agenti atmosferici, e climatici negativi.
A seconda delle stagioni, ci vogliono 2-4 mesi per "completare un ciclo" ed ottenere il compost, che si potrà estrarre dal portello. E' facile distinguere il compost maturo da quello non ancora pronto: quello maturo ha l'aspetto di un terriccio scuro, morbido, spugnoso, con il classico odore di "sottobosco". Un fertilizzante pregiato, ricco di sostanze nutritive, completamente naturale, prodotto solo con rifiuti scelti accuratamente da noi stessi.
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